luca maria patella, "sotto il pino", per "che fare? / what is to be done?", r.a.m. 3 aprile 2020

LUCA MARIA PATELLA
Sotto il Pino, 03/04/2020, Roma. Contributo #25 dal progetto Che fare ? / What Is To Be Done? di RAM radioartemobile a cura di Cecilia Casorati, regia di Karolina Liusikova e Luca Vitiello.
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Che fare ? / What Is To Be Done?

Quando l’arte non si fa vedere, si fa sentire.

Questa semplice frase riassume in maniera compiuta il senso dell’iniziativa di RAM radioartemobile, che da 20 anni è un luogo in cui l’immaterialità del suono delinea il corpo concreto e presente dell’arte. Da lunedì 16 marzo al 1 maggio 2020 sono stati pubblicati quotidianamente i contributi di 49 artisti invitati a partecipare al progetto. Ognuno è consultabile sulla pagina web dedicata: www.radioartemobile.it/che_fare.

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(scrittura di) ricerca senza virgolette / marco giovenale. 2020

Saranno almeno cinquanta-sessant’anni, più di mezzo secolo, che in Italia si parla di ricerca letteraria, così come – ovviamente – di teatro di ricerca; senza contare che in Francia l’espressione musique de recherche risale agli anni Quaranta del Novecento.

Estendendo il discorso, qui mi limito a un piccolissimo numero di esempi, delle dozzine che si potrebbero portare (e su cui uscirà altrove un mio articolo, prossimamente).

Alfredo Giuliani, il 3 ottobre del 1963 a Palermo già chiariva: “una cosa è la letteratura d’intrattenimento, altra cosa la letteratura di ricerca e di conoscenza”. La collana che Einaudi vara nel 1965, a tutti nota, si chiama “La ricerca letteraria”. L’espressione ha già almeno tre decenni nel momento in cui entra nel piano dell’opera Letteratura Italiana Einaudi, diretta da Alberto Asor Rosa (il tomo 4 del vol. 2 dell’opera, uscito nel 1996, dedicato al Novecento, si intitola precisamente La ricerca letteraria – anche se stringe il fuoco dello sguardo principalmente su Calvino).

La dizione “ricerca letteraria” nella rivista veronese «Anterem» appare per la prima volta con il numero doppio 11-12 dell’agosto-dicembre 1979.

Il libro Poesia italiana della contraddizione (a c. di Franco Cavallo e Mario Lunetta, Newton Compton, Roma 1989) fin dalle introduzioni sembra lasciare spazio a pochi dubbi, in termini di poetica. Ma anche limitandoci alla quarta di copertina troviamo, addirittura in grassetto e incorniciata da una quadratura rossa, questa descrizione: “Un’antologia di voci e di tendenze che opera una sistemazione provvisoria rispetto a quanto in un’area di ricerca avanzata si è fatto in poesia da parte di autori appartenenti a diverse generazioni”.

Dal 1993 al 2004, soprattutto per merito di Renato Barilli, si tengono a Reggio Emilia gli incontri di “RicercaRE”, poi trasposti, dal 2007 in poi e col titolo di “RicercaBO”, a San Lazzaro di Savena e poi a Bologna.

Nella rivista «Baldus» (1990-1996) le occorrenze di “ricerca” e “poesia di ricerca” non si contano.

Una storica, importante rivista come «Rendiconti», diretta da Roberto Roversi, riprende le pubblicazioni (dopo un’interruzione iniziata nel 1977) assumendo dal luglio 1992  il sottotitolo “Quadrimestrale di ricerca letteraria”. L’anno dopo, Renato Barilli e Filippo Bettini curano il volume 63/93. Trent’anni di ricerca letteraria. Convegno di dibattito e proposta, Elytra, Reggio Emilia 1993.

Per gli autori della mia generazione le espressioni, “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “poesia di ricerca”, “ricerca letteraria” (o “in letteratura”), tra fine anni Ottanta e inizio del XXI secolo, erano di fatto fortemente percettibili come già ereditate da eredi, trasmesse a prescindere da noi. Solide.

Parla di «ricerca» (e convoca testi di autori di poesia e scritture così definibili) Paolo Zublena, nell’antologia da lui curata per il n. 135 (2005) di «Nuova Corrente».

Direi infine, senza altri addenda, che in questi ultimi vent’anni la ricerca, magari malvista, rivista, criticata, rimodulata, è stata presente come entità palesemente accolta dal e fissata nel contesto letterario.

Nonostante ciò, nell’anno 2020, ancora alcuni critici e studiosi sentono il bisogno di metterla tra virgolette. Poesia o scrittura “di ricerca”. Come se mettessero tra virgolette “computer”, o fotografia “digitale”. L’astio che li separa dalle punte sperimentali del Novecento è pressoché inscalfibile.

   

ombre rosse / luca zanini. 2020

   
è per cronaca che] l’universo spande la prospettiva si
rovescia prende fuoco fuoriposto e la strada interrotta i marmi
imballati da restituire la consegna è rimandata il canale prosciugato la
[carta da aggiornare l’ultimo nastro è del cinquantotto. 
insetti
sotto le foglie pigmenti irritati] segue modifica nota al teleregionale
brìllano gli scarichi di potere e il risultato è di tipo periferico non
soggetto alle variazioni di colore e di aliquota] si caricano di
ultravioletti la stampa su carta è [in picchiata.
la
neve fa coaguli] intacca in altezza preoccupa la scienza] nei paesi
anglosassoni la neve è un acronimo di scarso interesse per il suo futuro
poetico ma anche forme derivate andrebbero riviste o scagliate da un
punto di forza assoluto costretto nei limiti della casualità.
   
 

do not trust incomplete essays about asemic writing

To critics, asemic writers, essayists, curators, journalists and all the
people dealing with the *recent* history of asemic writing:

DO
NOT trust incomplete essays, poor bibliographies and books or
–generally speaking– texts improvised by authors who do not mention
important web pages, mag articles, projects, personal and collective
exhibits, blogs and groups which have been flourishing everywhere in the
recent –say– twenty years.

I find an astonishing lack of data
in –poorly written– Italian essays I’ve recently read (on line and in
books), so I want to strongly point out there’s no space for
amateurishness, narcissism and ignorance when talkig about the work of
thousands of authors. One cannot mention them all, yes. But it’s
impossible to forget some basic elements and fundamental sites and
texts.

To critics, asemic writers, essayists, curators,
journalists and all the people dealing with the *recent* history of
asemic writing:

DO NOT trust incomplete essays, poor
bibliographies and books or –generally speaking– texts improvised by
authors who do not mention important web pages, mag articles, projects,
personal and collective exhibits, blogs and groups which have been
flourishing everywhere in the recent –say– twenty years.

I find
an astonishing lack of data in –poorly written– Italian essays I’ve
recently read (on line and in books), so I want to strongly point out
there’s no space for amateurishness, narcissism and ignorance when
talkig about the work of thousands of authors. One cannot mention them
all, yes. But it’s impossible to forget some basic elements and
fundamental sites and texts.

It’s not possible to ignore Jim
Leftwich’s thousand pages about asemics, the work of Peter Ganick, Miron
Tee, Jukka-Pekka Kervinen, Karri Kokko, Rosaire Appel, Lina Stern,
Riccardo Cavallo, Roberto Cavallera, Marc van Elburg, Valeri
Scherstjanoi, Jay Snodgrass, Miriam Midley, Bruno Neiva, Jeff Hansen,
Orchid Tierney, and a bunch of other artists, or Tim Gaze’s Asemic
Editions (http://asemic-editions.blogspot.com/) or Avance Publishing
(http://avance.randomflux.info/), or DeVillo Sloan’s work (at IUOMA etc)
and with https://asemicfront.wordpress.com/, or Cecil Touchon’s sites
http://asemics.com/ and https://ceciltouchon.com/, or Michael Jacobson’s
http://thenewpostliterate.blogspot.com/, or the AsemicNet founded in
2011 by me and others, https://asemicnet.blogspot.com/ (& related
link pages), or https://gammm.org, or the asemic googlegroup
https://groups.google.com/forum/?hl=it#!forum/asemic, or the Mycelium
samizdat (first of all:
https://it.scribd.com/doc/294236718/Without-Words-Exhibition-Catalogue),
or Gleb Kolomiets’ “Slova”, or Mark Young’s “Otoliths”, Timglaset,
Utsanga, or the most important facebook group of asemic writing, The New
Postliterate, https://www.facebook.com/groups/76178850228/, and many
others, e.g. Arte Asemica
(https://www.facebook.com/groups/1642082306096440/), Asemic Reading
(https://www.facebook.com/groups/1646865992070563), Asemic New Babylon
(https://www.facebook.com/groups/895027887247653/), Extreme Writing
Community (https://www.facebook.com/groups/202128996613211/), Writing
Against Itself (https://www.facebook.com/groups/1208959535830352,
founded by Jim Leftwich), or Quimby Melton’s site SCRIPTjr,
http://scriptjr.nl/, or the items one can found perusing tags &
categories here and there, e.g. in https://slowforward.net/tag/asemic/,
https://slowforward.net/category/asemic/,
https://slowforward.net/tag/scrittura-asemantica/,
http://liquidocomoeltiempo.blogspot.com/search/label/ESCRITURA%20AS%C3%89MICA,
or the amount of vids one can find in YouTube or Vimeo, or the tons of
interviews hosted on line. Or lots of tumblr blogs, the findings at
Pinterest, or the images and infos Twitter spreads every day.

Not
to mention the bibliography on paper (Asemic Magazine first: …take a
look at https://asemicnet.blogspot.com/p/mags-groups.html and
http://asemic-magazine.blogspot.com/).

Well… Yes: the steps of
an asemic path can be traced back to the first years of the 20th
century. It will be a hard job. Years of hard study.

But one can
of course focus on the new authors and mags only, and still face an
impressive amount of documents, on line stuff, archives.

Do not tolerate people who (deliberately) ignore them.

This is what I wanted to say. Plain and simple.

_

[ ricerca ]

[ ricerca ]

https://www.facebook.com/groups/ricerca.2019/
.en
A place for experimental / extreme forms of art, seen on the net and anywhere. Reblogs of historical art events or works from the second half of the XX century up to now.
All the posts must be approved. No personal stuff. Members should post only other artists’ works, not their own.
THIS IS AN ARCHIVE OF THE NOW and of the recent lines of international research in art, music, text. Asemics & glitch included.

.it
Un luogo per forme sperimentali / estreme di arte, viste in rete e ovunque. Reblog di opere o eventi artistici storici dalla seconda metà del XX secolo e fino a oggi.
Tutti i post devono essere approvati. Niente materiali personali. I membri dovrebbero inserire soltanto opere di altri artisti, non le proprie.
QUESTO È UN ARCHIVIO DEL PRESENTE e delle linee recenti della ricerca artistica, musicale, testuale. Scrittura asemica e glitch inclusi.

founder:
Marco Giovenale = https://www.facebook.com/differx

moderators:
Alberto D’Amico
Andrea Tomasini
Luca Venitucci

pages taking part in the project:
slowforward = https://www.facebook.com/slowforwarddifferx/
gammm = https://www.facebook.com/gammm.org/
aswrig = https://www.facebook.com/aswrig/
woeird = https://www.facebook.com/woeird/

suggested groups:
GAMMMistas = https://www.facebook.com/groups/gammmistas
Timglaset = https://www.facebook.com/groups/timglaset
Estetica e ricerca artistica = https://www.facebook.com/groups/456480088088038
Writing Against Itself = https://www.facebook.com/groups/writing.against.itself
Axolotl-Cahiers Denis Roche = https://www.facebook.com/groups/axolotl.denis.roche
Società per Azioni =https://www.facebook.com/groups/societa.per.azioni
Platform voor Literatuur en ergere Ellende (PLeE) = https://www.facebook.com/groups/1749021601806054/

elegy / differx. 2017

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get these / differx. 2017

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but no constitutional for more units can.

museumriassunto ii / roberto cavallera. 2017

Tutto & menzogna Madoka Magica Phantom Expo falso Atsukobaru Orient Industry Kyubey Time Out Tokyo Live-in amante scan scuro visto Meraviglie Non-Fix TV Motchipiza falsa bambola d’amore Il grande pubblico bambola Mibao I soldati si dirigono al più costoso governo infermeria contraffazione etica Asahi Air Doll hamburger volontà Revisione formula supporto

fibule / differx. 2017

.
testimoni del contagio nessuno sono tutti dentro il contagio

.
quando raccontano devono rimanere nelle strisce di cuoio

.
il punto di fine è quello del dettaglio all’inizio successivo

.
quante sono le reti cablate quanta gente servono

.
spazio minore per un tempo si direbbe maggiore

.
così glielo ripetono

.
ha tutto annotato in una serie di pezzi a6 sono a quadretti

.
che è sabato si fa chiaro dai numeri degli stracci

.
destina alcune escussioni studiate al modo indicativo

.
hanno murato dove mettevano gli stracci

.
un po’ bisognerà pur lavorare di immaginazione