(Carla) Lonzi: Quale può essere, secondo Lei, la ragione che giustifica, nel suo lavoro, l’abbandono dei vecchi schemi spaziali, per il sorgere di nuove relazioni topologiche? E quale il valore di queste? Forse che l’uomo moderno, nella progressiva spoliazione di ogni sicurezza e protezione ideologica, si trova, come il bambino, nella condizione di considerare il proprio punto di vista come l’unico possibile e di affidarsi, dunque, completamente a esso per costituire la sua verità e la sua realtà? L’esigenza di affermare senza prova e di comandare senza limiti (magia) verrebbero a essere in tal modo i tratti fondamentali del rapporto col mondo nell’esperienza artistica.
(Cy) Twombly: (silenzio)
(da Carla Lonzi, Autoritratto, p. 126)