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Questa continua necessità di trovare un senso. La narrativa è la ricerca di un senso, abituarsi a credere che esista un significato in quello che succede e in quello che siamo. Il grosso abbaglio dell’uomo non è dio, ma il senso. Pensare che esista un disegno in quello che facciamo, la narrativa è una palestra per creare questa fiction del senso.
La struttura della fabula è una testimonianza di fede. Esiste un ordine; un avvenimento che interrompe questo ordine; esistono delle peripezie del protagonista; uno spannung, il momento culmine della storia; e poi l’epilogo, la ricostituzione dello stato equivalente all’inerzia iniziale. Quanta narrativa poggia su questo calco, da millenni. Com’è rassicurante.
Riuscire a fare la zuppa di legumi con la pentola a pressione, senza che si attacchi sul fondo. Essere uno sciame che non si muove. Pensare con la propria testa. Dormire tutta la notte. Non avere fantasmi. Pensare di nuovo con la propria testa e niente collima con la testa di prima. Avere infinite teste pensanti. Affrontare il giorno che sta per iniziare con un corpo mutante, ogni volta diverso. Avere di fronte corpi e facce di altri esseri mutanti che ci guardano e dobbiamo trattenerci per non riderci in faccia.
I multiversi esistono, ma qua nel mondo reale. Ogni santo giorno è un multiverso. Ogni santo giorno si ricarica tutto. Per questo viviamo in sciami. Pensiamo in sciami. Gli sciami non cambiano da un giorno all’altro. Gli sciami sono sempre identici perché non hanno forma. Gli sciami sono la complessità che non riusciamo a calcolare. Il trucco è rimescolare spesso, specie nella parte finale, in modo che i legumi non si sfaldino e non si attacchino sul fondo della pentola.
Il punto finale sarà quando perderò la capacità di scrivere, a volte già mi succede. La stanchezza. Un livello tale di stanchezza che inverto le lettere. Sbaglio tutto. Non mi arrivano le immagini. Continuo a scrivere comunque, finché non arriva lo schifo della scrittura. L’inutilità della ginnastica delle dita. Resto a fissare il blocco di testo e sento nausea. Cancello. Non è importante, perché intanto non scrivevo per comunicare.
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I
accorciato non procedimento] [procedere fuoritutto a] migliaia sempre una] in regalo vedere al dettaglio la partita chiudere la] coppia inclusa paghi post il titolo più lungo del testo che segue accorciare the song] of silence
su quella che sembra] [la macchia si allarga in natura una mescola una ridondanza salva l’operatore saltare il cannone a cavalcioni]
i proventi svaniscono sono] calcoli con metronomo da cortine raffreddate luminescenze in vani iperbui cadono] ghingheri & suppellettili la]
marcia con marcia spaventa o fa tossire] il bollo auto in linea
da una quantità il prelievo è doppio fanno 50 più del doppio un] cappio ha i watt contati fa] da cappotto
II
se uno o più di uno aspetta] la nuova uscita deve essere avvertito se] [o meno nel 1951
cantano la radio lì cattura con nubi] e collanti potenza massima > di zero
III
le muffe certe] peculiarità di muffe sono geopoliticamente collocabili lo] strato solubile o sono] completamente cartocci sfoderabile una pagina]
non è un caso il limite la retroguardia fitta] l’aneddoto l’arte degli anni cinquanta le]
teche le stravaganti cavità] [enormi cisterne gli scavi] scaduti gli scavi sono epidermici immersi in ambienti clorati da secoli] le scoperte i ratei scrive che tornerà che] sono prossimi
IV
le tecniche di arrivare al prossimo le] tecniche di altura un impresario il] goniometro fanno dei fori il meteo è scritto] a più mani a volte [tardi] con lo strumento appropriato i] vincoli
i muri a secco dall’alto rivelano tropi la strada] non asfaltata si assorbe ha tracce] di scorbuto e cantinelle parte] una nuova sequenza Rembrandt perduto