la strada che la maestrina usava frequentare correva in una dimensione temporale che per convenzione chiameremo di immobilità voi seduti e intorno la molteplice leggerezza di a. – favorisce l’allegria – sulle guance del maiale si consumano giovanetti che causano la caduta del maiale le demoni chiedono d’accendere passiamo sul ponte a prendere le ciotole per la cenere ma quelle non ringraziano neanche un po’. hanno questa fantasia di fotografarsi i piedi. ammirate l’emozione. dimenticate quel che volete. eseguita secondo l’eccitazione ricevuta, tale immagine evocherà sintesi straordinarie. se solo non fossimo così terribili. delusione del sé o di chi ne fa le veci. sempre inseparabili dal carico dal flusso che potrebbe dare abbondanza o lacuna non si sa è per il divario che definisce il centro definite il centro – Velo, volantine, giri di dee che senza lavoro son così facili, soffia sulla bua che è tutta psicologia qualcosa come pieghe come a dire fondamentalmente delicate e dall’ambito limitato. teoria della piega. le loro facce subito 2 / che atmosfera è / il profilo che mostrano mentre stanno parlando molto ispirati riserviamo la parola al vecchio terrore delle dame, dall’allarmante coda d’appeso e che significa? significa, in sostanza, che agitano sempre le zampine 3 / il quale reagisce all’azione della macchina quando la reazione non è immediata ecco che s’agita quell’altro po’ le mani no ché sono impedite si notano i polsini fluff ornati come alla pallacorda. proseguono discretamente le scadenze le cose da fare – le pelliccette panangolari – vengono incontro astute e temporali sanno che si sta per finire eccole un po’ emotive