poema sinfonico dal titolo impronunciabile

= codice dell’archivio di arezzo. non so quel che m’ho detto. humili.

avanti al quale era una piazza, settanta euro di magazzino,

spregio che d’ira, alta, è un tramezzino molto triste
rimbombar de

sarà sì averto che per se stesso fur stabiliti per lo loco quale sonito proprio è o di cani affamati o di tre becchi
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il popolo abbia viscere di gratitudine, e se mai avvenga

trenta uomini arrisichevoli, tendergli _ agguato, e farne pasqua ai lupi.
ci saranno pure dei costi in questa città…

glasnost, perestroika, ma ti ricordi?

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